Dal Salento al Maceratese per fare razzia, i carabinieri ricostruiscono la storia dei due ladri bloccati a Porto Recanati

4' di lettura 20/09/2021 - Sono due uomini leccesi, uno di 35 e l’altro di 36 anni, i responsabili della rapina andata a segno domenica a Montelupone e delle due tentate ma non riuscite sabato a Montecosaro e domenica a Potenza Picena. A individuarli, nel giro di poco più di 24 ore, sono stati i carabinieri della compagnia di Civitanova, che questa mattina hanno svelato i dettagli dell’operazione che ha portato a stoppare sul nascere l’escalation dei due malviventi.

I militari hanno ricostruito passo dopo passo la storia criminosa dei due, L.F. di 35 anni e A.C. di 36. Entrambi ospiti di una comunità terapeutica, entrambi in passato si erano resi noti alle forze dell’ordine salentine per reati legati allo spaccio di droghe e per furti e rapine. Nei giorni scorsi, erano scappati da una comunità in provincia di Lecce e dopo aver rubato un Fiat Qubo ed aver assalito una coppia, cui avevano sottratto soldi e poco altri, si sono diretti verso nord. «Si sono fermati nel Maceratese perché uno dei due era stato ospite di un centro di recupero nella zona, per questo conosceva bene i paesini dell’entroterra e non sono stati subito individuati con posti di blocco sulle direttrici principali del traffico», ha spiegato il capitano Massimo Amicucci, che ha condotto l’operazione in prima persona insieme al comandante della Norm tenente Alfredo Russo.

Prima tappa: sabato mattina intorno alle 10.30 a Montecosaro Scalo, tabaccheria Podium. Qui la reazione veemente del proprietario Luciano Porrà li mette in fuga, ma soprattutto dà ai carabinieri i primi indizi sui quali lavorare. «Ci siamo subito attivati dopo la denuncia arrivata da Montecosaro attivando il piano antirapine – ha proseguito Amicucci – avevamo degli indizi e la targa parziale del furgone utilizzato, ma pian piano abbiamo ricomposto il puzzle e già nella serata di sabato avevamo individuato i nomi dei due malviventi».

I due, però, sono riusciti a passare la notte senza dare nell’occhio per poi rimettersi in azione nella mattinata di domenica, intorno a mezzogiorno. «Al supermercato Tigre di Potenza Picena sono entrati intimando alla cassiera di dargli i soldi - ha continuato Amicucci – ma lei è scappata impaurita e quando sono intervenuti alcuni clienti se la sono data a gambe. Nel giro di pochi minuti sono ricomparsi a Montelupone al bar Vizio e Sfizio: qui è entrato solo uno dei due, c’era solo la barista che impaurita lo ha lasciato fare. Hanno preso circa 450 euro e se ne sono andati».

Ma la fuga dei due non è durata molto. Intorno alle 15, i carabinieri notano il furgone utilizzato per dai due per lo spostamento in pieno centro a Porto Recanati. «Giravano normalmente nel cuore della città, forse erano stati a mangiare – ha concluso Amicucci – abbiamo atteso il momento giusto e quando sono arrivati al mezzo li abbiamo ammanettati, senza che opponessero resistenza. Avevano con loro anche i cappucci e i coltelli utilizzati durante i raid precedenti».

Particolarmente soddisfatto il colonnello Nicola Candido, che rimarca l’importanza dell’utilizzo delle telecamere per chiudere il cerchio in casi come questo. «Le immagini della videosorveglianza non sono l’unico elemento su cui si lavora, ma danno un aiuto fondamentale nella fase di indagine – ha confermato il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata – sono davvero contento di aver stroncato sul nascere questa piccola escalation criminosa: nei nostri territorio non sono usuali le rapine agli esercizi commerciali, per cui è chiaro che abbiano avuto subito un forte impatto sulla gente».

I due uomini sono stati arrestati e sono attualmente ospitati nel carcere di Montacuto ad Ancona, a disposizione delle autorità giudiziarie competenti.

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Questo è un articolo pubblicato il 20-09-2021 alle 12:41 sul giornale del 21 settembre 2021 - 191 letture

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